martedì 8 maggio 2012

Marsiglia: quando la Provenza è lontana

Ho fatto una gita giornaliera a Marsiglia e sono rimasta sconcertata.
Arrivati al vecchio porto ho pensato "mi piace", anche solo per i banchi dei pescatori che vendevano pesce fresco e frutti di mare pronti per un plateu royal o una bouillabaisse a seconda dei gusti.
Lasciato il porto abbiamo iniziato a girovagare per i vicoli nei dintorni, caratteristico il mercato "etnico", dove si trovavano per lo più tunisini e marocchini che vendevano spezie, cous-cousiere e pane arabo, praticamente quanto di più lontano possa esistere tra una baguette ed un croissant.
Una città, almeno nei dintorni e nei vicoli, molto trasandata, priva di calore e di luce, tanta povertà e tristezza sui volti delle persone, strade tetre e sporche, nemmeno i bambini ridevano nei parchi.
Forse per l'atmosfera che si respirava, forse perchè mi sembrava di essere il protagonista di un film sui vecchi lupi di mare che arrivano in porto, non sono riuscita a farla mia, a farmela entrare nel cuore.
Mi sentivo in un paese diverso, come se non fosse la Provenza e il profumo di lavanda fosse un ricordo lontano.
Due piacevoli sorprese però ci sono state (sempre perchè il bicchiere è mezzo pieno): Notre Dame de la Garde e La Cure Gourmande.
La strada costiera per raggiungere l'abbazia è suggestiva, direttamente sul mare con lo sguardo che si perde tra le isole del Frioul, per raggiungere il promontorio che domina la città ed il mare.
All'interno gli affreschi e le barche a decorazione degli spazi vuoti fanno da legame indissolubile tra la "bonne Mere" e gli uomini che solchano i mari.
Incantevoli gli interni, la vista e la contrapposizione tra l'opulenza della basilica e l'austerità della cripta, dove raccogliersi in preghiera.
Strano a dirsi vista la mole di turisti, l'accesso è gratuito, contrariamente a tante chiese che della loro bellezza ne hanno fatto "un'impresa".
Mentre per i golosi "La Cure Gourmande" è un paradiso in terra: biscotti, praline a base di zucchero o cioccolato ti guardano ammiccanti dai vassoi in un tripudio di colori, sapori e aromi.
Basta scegliere la propria "scatola in latta", a seconda dei propri gusti e riempirla con una fantasia infinita di prodotti: perchè ognuno sia l'artefice della delizia del proprio palato.
Se non volete deliziare il vostro, ma quello altrui lasciatevi pure consigliare dal personale sempre diligente e disponibile ad elargire consigli ed "assaggi".
I prodotti sono ottimi, farebbero diventare goloso anche chi ama l'amaro ed odia il dolce, per farsi trasportare dalla fantasia, come quando per strada si sente l'odore del pane appena sfornato, qui l'odore che regna è quello dei biscotti della nonna che escono dal forno, per ritrovare il bambino che è dentro di voi almeno per qualche ora...
Se siete per il made in  Marseille non dimenticate le cozze con le patatine (moule et frite), il pastis  come apertivo ed il sapone artigianale; per gli irrudicibili da non perdere il sapone di marsiglia al pastis ... per "aperitivare tutto il giorno con la propria pelle"!

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