martedì 29 novembre 2011

Thanksgiving Day

Incuriosita dalla più famosa festa made in Usa ho fatto delle ricerche ed ho scoperto un paio di dettagli davvero divertenti e stupefacenti.
In primis è una festa di origine cristiana osservata per ringraziare Dio alla fine della stagione del raccolto (perchè noi che viviamo in un paese cristiano non abbiamo importato questa riccorrenza ma ci siamo fatti traviare da una banale Halloween? mah!).
L'abitudine di mangiare tacchino e pannocchie deriva dal fatto che i Pellegrini arrivati in America tentarono di replicare le colture inglesi, ma il risultato fu disastroso, così i Nativi insegnarono loro a coltivare il granturco e ad allevare tacchini e i risultati non tardarono a farsi vedere.
George Washington fu il primo presidente a dichiarare il giorno del ringraziamento festa nazionale ed a dare il via al discorso presidenziale nel 1789.
La festività è fissata il quarto giovedì di novembre ed alcuni giorni prima due tacchini ricevono la grazia da parte del Presidente in una cerimonia che prende il nome di National Thanksgiving Turkey Presentation.
Uno dei tacchini "graziati", sarà poi il protagonista della parata sulla Main Street a Disneyland, che raggiunge da Washington in prima classe con un volo della United Airlines.
Ecco qui, per chi vuole cimentarsi una delle ricette tradizionali più note.
Tacchino arrosto ripieno
Ingredienti
1 tacchino (circa 4 kg)
500 g di salsiccia
500 g di prugne snocciolate
500 g di castagne secche
3 mele
1 bicchiere di vino bianco secco
1 gambo di sedano
1 carota
latte
burro
olio
sale
pepe
Procedimento:
tenete a bagno le castagne per due ore, scolatele, raccoglietele in una casseruola, versatevi tanto latte freddo che le ricopra, ponete sul fuoco, cuocetele per 40 minuti, scolatele. Preparate il ripieno: sminuzzate la salsiccia, tagliate le mele a dadini, dividete a metà le prugne, schiacciate le castagne, tritate sedano e carota, salate e pepate, amalgamate. Riempite il tacchino con la farcia e tenete da parte quella che avanza. In una teglia imburrata, mettete due cucchiai d’olio, adagiatevi il tacchino, ponete in forno caldo a 180° e cuocete per 3 ore bagnandolo ogni tanto con il sugo di cottura e spruzzandolo con il vino. Fate fondere una noce di burro, aggiungete la farcia avanzata, coprite, cuocete per 20 minuti, ammorbidite con uno-due cucchiai di vino bianco se necessario, servite questo ripieno come contorno. Tagliate il tacchino seguendo le giunture, dividete a metà i pezzi più grandi. Adagiatelo sul piatto da portata e servitelo con la salsa a parte.
Alcune dritte da non sottovalutare:
* preferisce il fuoco dolce, detesta le alte temperature;
* la carne va protetta prima della cottura con spennellature d’olio o velata con fettine di pancetta;
* deve cuocere i primi 45 minuti girato su un fianco e poi sull’altro in modo che il petto non venga a contatto col recipiente;
* durante la cottura spruzzarlo spesso con il suo sugo e, se non ve ne fosse abbastanza, supplire con acqua calda;
* appena la pelle diventa dorata coprirla con fogli d’alluminio;
* la cottura richiede circa 40 minuti per ogni chilo, una temperatura di 220° per la prima ora e di 180° nelle successive.
Un paio di pannocchie arrosto e il vostro giorno del ringraziamento è servito!
Se poi non è abbastanza, andate pure negli States, il venerdì dopo il ringraziamento è il Black Friday: inizia la stagione dello shopping natalizio!
Assolutamente da non perdere :-D

sabato 26 novembre 2011

Locanda dei Fattori

Ristorante che si sviluppa all'interno di quella che era la casa del fattore nel complesso di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli, tenuta di campagna degli omonini principi ed amministrata da Ruggero, padre del famoso poeta Giovanni Pascoli.
Dopo la morte del padre del giovane poeta, la tenuta passò per anni di padrone in padrone sino ad arrivare sotto la tutela dei Beni Culturali che ne hanno curato il ripristino e la nuova destinazione d'uso: nel corpo principale si svolgono eventi culturali, spettacoli e mostre, mentre la depandance del fattore è stata trasformata in ristorante e Locanda, mantenendo fede alla costruzione originaria del '700.
Ed eccoci cenare in salette con volte affrescate, arredamento liberty e materiali di altri tempi.
Ottima la rivisitazione dei classici piatti romagnoli dando ampio spazio a verdure e condimenti di stagione, privileggiata ed esaltata la carne, pasta artigianale e dolci da deliziare il palato.
Ottimo il rapporto qualità-prezzo e il servizio, particolarmente attento alle esigenze degli ospiti con quel tocco di familiarità che piacevolmente contrasta con la struttura aristocratica dell'edificio.
Se avete voglia di accompagnare il tutto con dell'ottimo sangiovese, non vi preoccupate di tornare a casa, un comodissimo letto a baldacchino vi aspetta al piano di sopra per deliziarvi in compagnia di Morfeo.
Consigliato per vivere la Romagna lontano dal caos e dalla banalità di Rimini e Riccione :-D

martedì 22 novembre 2011

Milano: casa mia!

Sono stata assente ma ora ritorno dopo un'overdose di vitalità "milanese" con un bel paio di dritte ;-)
Sono tornata a Milano per motivi di salute, ma tra un consulto e l'altro sono tornata alle mie vecchie abitudini con quel pizzico di nuovo che non guasta.
Ecco alcuni consigli o dritte, di aggiornamento.
Iniziamo con lo shopping:
*) scoperto un negozio di sole t-shirt in Buenos Aires dove trovate anche maglie chic che fanno figo e non impegnano (T-Wear);
*) sempre valido Carpe Diem (stessa zona) dove potrete trovare le novità più assurde per grandi e piccini rivisitate in comedy mood;
*) sempre nei dintorni, vicino al negozio di t-shirt c'è un piccolo store di oggettistica anni '70 dove gli amanti dei gatti avranno di che sbizzarrirsi;
*) da non perdere le novità di Moroni Gomma in Via Matteotti (resta il numero 1!);
*) se volete mangiare un panino con lo stilista Roberto Cavalli, dovete andare verso le 13.30/14.00 nel bar che si trova al semaforo tra Piazza San Babila e Montenapo, visto che ora il "suo" palazzo è accanto al negozio di ottica sull'angolo;
*) finalmente Banana Republic anche in Italia (in Corso Vittorio Emanuele).
Dopo tutto questo peregrinare da non perdere il caffè o thè delle cinque sulla terrazza della Rinascente con vista sulle guglie del Duomo:da togliere il fiato.
Divertimenti: gli evergreen!
Musical: in attesa del mitico "Priscilla: la regina del deserto", vivamente consigliato Sister Act, versione per tutta la famiglia, comico quanto basta, artisti bravi, qualche momento di down, ma nel complesso "da vedere".
Anche qui una dritta, è in scena al teatro Nazionale, completamente ristrutturato, che nasconde una sorpresa.
Al momento dell'intervallo riversatevi nel foyer ma non fermatevi, salite le scale sino all'ultimo piano, troverete un bar senza fila da cui accedere alla terrazza con vista sulla città di notte e da cui godervi, oltre al panorama anche una siga!
Teatro: Zelig!
Dove tutto è nato, dove interagisci con i comici e si fanno i test delle battute e di quello che poi vedrai in tv tra qualche mese, l'unico il solo: il locale di Viale Monza!!!
Ambiente intimo, interazione con i comici, una bibita o un panino (ognuno dei quali è dedicato ad un artista diverso e che professionalmente "è nato lì"), in tutto relax e con il mal di pancia all'uscita per quanto hai riso.
Per il cibo vari consigli:
*) Sumi: ristorante giapponese in Viale Certosa dove con 19.90€ puoi mangiare tutto quello che vuoi scegliendo dal menù, a patto di non lasciare nulla nel piatto, altrimenti devi pagare il prezzo pieno alla carta, naturalmente le bevande sono escluse, ma vi assicuro che è ottimo (sia per la varietà che per la qualità).
*) Roialto: per un brunch a 360°C, per tutta la famiglia e per tutti i gusti (zona Piero della Francesca). Dalle ostriche al gulash con polenta alle uova strapazzate.
*) California Bakery: un thè con torta alta dieci centimentri a dir poco squisita, una colazione da oltreoceano con pancakes e caffè americano o un brunch made in USA per tornare con la mente ed il palato nella Grande Mela, perchè anche i sapori rievocano i ricordi.
*) La pizza di Spontini: una tipologia di pizza al taglio, alta due centimetri che fanno in poche pizzerie (tra cui questa catena) a Milano ed in nessun'altra parte d'Italia, con la mozzarella che fila in goni dove, la base croccante e la parte superiore morbida e cotta, dove con meno di 9€ a persona ti puoi permettere la pizza tra le più buone al mondo e relativa birretta.
A questo punto buon divertimento, anzi BUONA VITA A TUTTI!

lunedì 7 novembre 2011

Kevin&Victory Bakery

Altra degustazione enogastronomica, o meglio "dolciaria".
Da alcuni amici che sono stati negli Stati Uniti e come me si sono innamorati dei cupcakes di Magnolia a NY mi è stata vivamente consigliata questa pasticceria americana a Cesena, specializzata appunto nelle tortine made in Usa.
Quindi non potevo mancare e sono corsa all'assaggio.
Libidine pura ed estasi papillare sono solo due dei positivi commenti che mi vengono in mente.
Un vero delirio!
La base è soffice, morbida, si scioglie in bocca senza impastartela e mai secca (anche il giorno dopo, ho anche fatto la prova del 9), la glassa tipica dolce e colorata, spumosa e saporitissima: da 10 e lode.
E poi anche l'atmosfera, questo posticino molto color confetto con oggettistica tanto candy-candy che ti fa innamorare del pink e tornare bambina: sembra di entrare in una nuvola di glassa, un pò come la sala diamanti di Tiffany: sei in un'altra dimensione.
Abitassi a Cesena, non potrei non iniziare la giornata con una delle loro cupcake mancherebbe solo il caraffone di caffè americano (con cui, pur essendo italiana, inizio la giornata, contrariamente ai miei connazionali), ma rimediabile con la tazza termica da viaggio. :-)
Quindi: vivamente consigliato e da provare assolutamenteeeee!
With my compliments,
xoxo
I <3 Y