lunedì 16 gennaio 2012

Miami: edifici decò, chirurgia plastica e spiagge

Chi come me, è nato prima del 1980 certamente ricorderà il telefilm poliziesco Miami Vice, con le sue Ferrari, la maglietta con il "petto al vento", bionde siliconate e continue scorribande sul mare con barche bellissime.
Ebbene vi confermo che Miami, a ridosso del 2012, non è cambiata per niente!
Questa lunga spiaggia bianca con l'oceano che si infrange in tutta la sua variante di colori, torrette stile BayWatch tutte colorate ed a ridosso di ombrelloni e lettini, uomini in pantaloncini e petto nudo che corrono sul lungomare a qualsiasi ora, donne che girano in shorts che sembrano dei perizoma e il classico trinagolo con laccetti a ridotta copertura di un seno talmente finto che non si muove di un millimetro, mentre corrono, sembrano attaccate al busto con una dose massiccia di attack.
La spiaggia che si estende per tutta Miami Beach corre in parallelo alle strade più note e fa da cornice a bar, locali e attrazioni per tutti.
Degni di nota gli alberghi ricavati dalla ristrutturazione di edifici art decò, i quali hanno mantenuto la parte esterna immutata, ma dentro lasciano spazio al design ed al minimalismo un pò freddo degli arredamenti del ventunesimo secolo e dove la zona piscina si trasforma tutte le sere in locali trendy con vista mare.
Ottimo lo shopping nel triangolo: Collins, Lincoln, Ocean Drive.
Oltre al cambio dollaro/euro abbastanza conveniente anche le tasse sono particolarmente basse (7/7.5%), contrariamente ad altre località.
Lo stile è molto "beach & surf", però girando tra una street ed una avenue ed entrando anche negli shop più strani si possono trovare degli oggetti interessanti, senza contare che ci sono store di Victoria Sectret ovunque con mega offerte (del tipo un pezzo 15$ - 3 pezzi 18$ ...praticamente un modo subdolo per farti spendere per ogni prodotto circa 3/5$ in più e naturalmente io ci sono cascata in pieno ed oltretutto con l'aggravante di esserne consapevole).
Molti personaggi "famosi" hanno deciso di investire nel mattone in questa città, pertanto ci sono dei quartieri interamente di ville divise da immensi campi da golf, dove non è necessario essere socio per giocare, ma vige la politica del pay&play (in tutta la città ci sono 22 campi da golf!).
E' una città dal paesaggio mutevole, ville a ridosso del mare, spiaggia, grattacieli, distretti che sembrano i nostri paesini di provincia a dimensione d'uomo in una metropoli con milioni di abitanti.
In questo paesaggio da "trentesimo" secolo (perchè gli americani sono avanti anni luce rispetto a noi, quindi non è un errore) si inserisce l'eccezione che conferma la regola, un quartire fuori dal tempo nella mega metropoli: little havana.
In città ci sono più di due milioni di cubani e le indicazioni sono in inglese e spagnolo, che è la seconda lingua, e vivono per lo più tutti nel quartiere chiamato little havana.
Quando si arriva qui sembra un'altra città: abitazioni che sono delle vere e proprie baracche con le inferriate in metallo alle finestre ed alle porte, nessuno per strada o affacciato, nessun bambino che ride o gioca ... il deserto.
Unico punto vitale è il circolo di domino del quartiere, nella zona delle cigar's factory, dove c'è un'ampia scelta di artigiani specializzati in sigari appunto.
E' consigliato avventurarsi in questa zona della città solo con guide "accreditate" e solo di giorno, da evitare scrupolosamente la sera e tantomeno aggirarsi nel quartiere da soli, tanto più se siete bianchi e quindi riconoscibilissimi come turisti.
Ampia scelta di locali, per tutti i gusti ed aperti a tutte le ore a Miami Beach, mentre tutta da esplorare le zone sud e nord della città, specialmente se siete appassionati di shopping, ecco perchè è la destinazione ideale per tutta la famiglia e per tutte le età.
Quindi di corsa a Miami, vale tutti i soldi del biglietto aereo :-D

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