E' il nome di un ristorante che occupa il quarto piano di un "centro congressi" e si estende anche al quinto con una meravigliosa terrazza da cui si vede tutta la città.
Dove? A Rimini.
Ci sono stata in occasione di una serata dedicata al matrimonio ed alla sua organizzazione a 360 gradi degustando un menù tipo a base di carne ed uno a base di pesce.
Sicuramente un plus per la scelta della cristalleria, molto belli i bicchieri, sia per il design che per il fatto di essere in vetro molto sottile.
D'effetto le cascate di swarovsky che dominano l'ambiente riflettendo la luce e creando un gioco che rende superfluo ogni tipo di allestimento.
Il servizio è stato accurato e puntuale, senza lunghe attese tra una portata e l'altra.
Ho gradito particolarmente il menù di carne, ottimo l'antipasto di lombata di coniglio con ripieno di fois gras e fantastico il filetto con panatura di porcini con una cottura perfetta: media ed al punto giusto.
Perchè l'ho preferito? Perchè aveva quel "quid" in più rispetto a quello di pesce, buono anche quello ma gli mancava quel qualcosa che colpisce al cuore.
Sono andata invece in brodo di giuggiole per la loro crema cagliata al limone con un velo di cioccolato in superficie, nonostante la sazietà del pasto ormai terminato, ne avrei mangiata una quintalata.
Le materie prime e la presentazione dei piatti è eccellente oltre che curata, ma senza essere pretenziosa, anzi invita all'assaggio, contrariamente a molti ristoranti che presentano le portate come assurde costruzioni simili a castelli di carte, dove appena cerchi di mangiare crolla tutto.
Lo consiglio vivamente ed è tra quei ristoranti in cui tornerò più che volentieri perchè mi è piaciuta la cura dimostrata sia per il cibo che per il cliente, due caratteristiche per me fondamentali.